1570
Vengono pubblicati a Venezia i Quattro libri dell’architettura di Andrea Palladio: il trattato, frutto di una gestazione trentennale, offre una ricostruzione grafica di edifici e strutture dell’antica Roma, corredandola con l’illustrazione dei progetti palladiani. Ormai l’architetto risiede stabilmente a Venezia.
1567
Progetto per la villa di Paolo Almerico, detta ‘La Rotonda’, con cui Palladio porta al culmine la traslazione delle forme templari antiche nell’architettura civile.
1542
Si concludono i lavori di Villa Godi, a Lonedo di Lugo Vicentino: la prima grande villa di Palladio ha una planimetria antiquata ed è ancora affine al tradizionale palazzo di campagna veneto. La prima commissione da parte di nobili veneziani è Villa Pisani a Bagnolo, destinata a diventare un prototipo: come Villa Madama di Raffaello a Roma sorge su un basamento simile allo stilobate di un tempio, che accoglie gli ambienti di servizio, mentre la sala centrale, a tutta altezza, è coperta da una volta in muratura riccamente decorata e illuminata da una finestra termale. Essa è partecipe di una spazialità all’antica, innovativa rispetto al salone passante delle ville pre-palladiane.